Sindrome del Tunnel Carpale
La sindrome del tunnel carpale (STC) è una neuropatia dovuta all’irritazione o alla compressione del nervo mediano nel suo passaggio attraverso la doccia o tunnel carpale.
È la più frequente tra le malattie nervose periferiche.
I sintomi più comuni sono il dolore al polso e alla mano e la mancanza di forza. Con conseguente difficioltà a svolgere con le mani le normali attività.
Rivolgersi subito a un terapista, quando si notano i primi segnali di insorgenza di questa patologia, è indispensabile per localizzare esattamente la compressione ed evitare il rischio di un intervento chirurgico.

Anatomia del Tunnel Carpale
Il tunnel carpale è costituito dalle ossa del carpo, attraverso il quale scorrono 9 tendini flessori (4 tendini del muscolo flessore superficiale delle dita, 4 tendini del muscolo flessore profondo delle dita, 1 tendine del muscolo flessore lungo del pollice) e il nervo mediano.
La parte superiore è coperta da una banda di tessuto connettivo detto legamento trasverso del carpo.
Il nervo mediano ha origine dal plesso brachiale e scorre nella parte anteriore del braccio, termina innervando pollice, indice, medio e metà anulare.
Cause della Sindrome del Tunnel Carpale
- Ispessimento del legamento trasverso;
- infiammazione dei tendini o delle guaine tendinee dei muscoli flessori;
- traumi o fratture che modificano anatomicamente il tunnel carpale;
- predisposizione genetica;
- il genere (le donne ne sono colpite maggiormente).
I movimenti ripetitivi degli arti superiori (per attività lavorative) causano un’irritazione dei tessuti molli, con un aumento di pressione e frizione che possono causare degli essudati che generano infiammazione con conseguente rallentamento della circolazione.
Altri fattori che incidono sulla STC
- Postura errata;
- ergonomia difettosa;
- scarsa condizione fisica;
- troppo tempo trascorso in quell’attività che causa il problema;
- squilibrio muscolare.
Sintomi
Si presentano con gradualità manifestandosi con formicolio (intorpidimento) e dolore.
Se i sintomi peggiorano il dolore può interessare anche l’avambraccio.
I segnali della Sindrome del Tunnel Carpale possono essere:
- debolezza nel sollevare oggetti;
- dolore di mani e polso dopo uso eccessivo;
- dolenzia e rigidità delle dita al risveglio;
- diminuzione della forza prensile;
- cose che cadono facilmente dalla mani;
- difficoltà nello svolgimento delle normali attività;
- ipotonia (perdita di tono muscolare);
- parestesia (alterazione della sensibilità);
- insufficienza dell’opposizione del pollice.
Come si cura il tunnel carpale
Le cure sono di tipo conservativo (tutore, antinfiammatori, corticosteroidi) o chirurgiche.
Col tutore si ha un sollievo iniziale, col passare del tempo possono però insorgere altri problemi, come la formazione di aderenze miofasciali a causa della scarsa ossigenazione dei tessuti; atrofia muscolare e conseguente perdita di forza; squilibrio di compensazione meccanica (altri muscoli saranno chiamati in causa per svolgere il lavoro dei muscoli immobilizzati).
I farmaci antinfiammatori solo utili nella fase acuta ma un loro uso prolungato può avere effetti collaterali principalmente sull’apparato digerente.
Anche un eccessivo uso d’infiltrazioni di corticosteroidi hanno effetti collaterali indebolendo tendini e legamenti.
L’intervento chirurgico consiste in un taglio del legamento carpale trasverso per alleggerire la compressione del nervo mediano.
Capita spesso che vi sia una recidiva per la formazione di tessuto cicatriziale che comprime nuovamente il nervo mediano, ci può essere anche una perdita di forza della mano.
La difficoltà nel localizzare la compressione
Il dolore causato da STC evidenzia una perdita sensoriale e viene associato alla compressione del nervo mediano all’altezza del polso.
In questo caso il dolore fa da sensore di quale nervo è compresso, ma non viene indicato a che livello.
Una compressione del nervo in un altro punto dell’arto superiore rende suscettibile l’intero nervo.
Il test di Tinel (esercitando una leggera pressione sul carpo può evocare formicolio o dolore) e il test di Phalen (mantenere una flessione forzata del polso con i dorsi delle mani affrontati e le dita rivolte verso il basso, dopo un minuto dovrebbe evocare formicolio o dolore), sono test di provocazione che servono per evidenziare un’irritazione del nervo mediano. Nessuno dei due test evidenzia però a che livello vi è una compressione del nervo.
L’elettromiografia viene usata per vedere la velocità di conduzione nervosa. Viene usata per valutare se vi è un danno o un disturbo di un nervo periferico. Evidenzia se un nervo ha un problema ma non indica dove è localizzata la compressione.
L’importanza del Terapista
Può capitare che una persona a cui è stata diagnosticata una sindrome da tunnel carpale in realtà presenti una compressione del nervo mediano in un altro punto del braccio.
È compito del terapista capire dove risiede la compressione.
Un professionista esperto sa che, il trattamento, oltre a eliminare il dolore, deve permettere alla persona di poter tornare alle sue attività quotidiane con il minor fastidio o il totale recupero.