Massaggio Miofasciale
Il massaggio miofasciale agisce sui muscoli e tra di essi, sia per effetto meccanico di spremitura e mobilizzazione, sia per rottura di aderenze.
Molto efficace per problematiche o disagi dovuti a contratture, tensioni e restrizioni muscolari, fibrotizzazioni, cicatrici da lesione o post-operatorie e per ripristinare un ottimale ROM (range of motion) articolare.
Con il massaggio miofasciale si migliora la circolazione sanguigna, specie il microcircolo, con aumento di apporto d’ossigeno nella zona trattata.
Si ripristina inoltre la traslazione, cioè il movimento di scorrimento tra i vari strati dei tessuti molli adiacenti, migliorando l’elasticità mio-fasciale e ottenendo così una buona riduzione o scomparsa del dolore già dalle prime sedute.
Il massaggio miofasciale è un’ottima tecnica di prevenzione per problematiche muscolo-scheletriche.
È una terapia usata per eliminare aderenze e diminuire le densificazioni muscolari. Studi hanno dimostrato che può essere di aiuto per modificare vizi posturali.
Ha effetti sulla fascia, la quale può subire modifiche strutturali e di densità per effetto tissotropico viscoelastico.
Ma cosa si intende esattamente con “fascia”?
È una membrana composta da tessuto connettivo che riveste muscoli, vasi e nervi. Si estende senza discontinuità collegando tutte le parti del corpo, coordinando e sincronizzando tutta la biomeccanica del movimento.
È composta da:
- fascia superficiale di tessuto lasso e adiposo che si trova sotto il derma e che funge da strato isolante da sollecitazioni meccaniche e termiche
- fascia profonda che avvolge ossa e muscoli
- Epimisio che riveste il muscolo
- Perimisio che riveste il fascicolo di fibre muscolari
- Endomisio che riveste la fibra muscolare.
Se la fascia diventa rigida, più densificata (quindi meno elastica), si ha un effetto negativo sui movimenti. Le cause possono essere:
- meccaniche, da sovrauso (sport o lavoro)
- chimiche (alimentazione)
- termiche (freddo e vento la rendono meno fluida)
- traumi.
La densificazione, l’aderenza e la fibrotizzazione sono un accumulo di neocollagene prodotto dal corpo per riparare le lesioni causate da sollecitazioni meccaniche, chimiche o traumatiche. In questo modo si possono creare alterazioni strutturali e funzionali.
Le comuni aderenze da sovraccarico, da gesti ripetuti o da immobilità, si formano tra i muscoli, legamenti, tendini e nervi. Riducono l’ampiezza di movimento (ROM) che diventa una possibile causa di dolore, spesso accompagnato da bruciore e intorpidimento.
La maggior parte dei problemi relativi alla fascia sono causati dai microtraumi che sono generati da movimenti ripetitivi (sia in ambito lavorativo che in quello sportivo) che col passare del tempo possono provocare micro lesioni a a tutti i tessuti coinvolti.
I danni da microtraumi ripetuti sono dovuti a sollecitazioni che si sommano al sovraffaticamento dei tessuti molli. I tessuti che eseguono sempre lo stesso movimento prima si irritano e poi si infiammano. Il corpo risponde all’infiammazione depositando tessuto cicatriziale per risolvere il problema, dando origine ad un circolo vizioso che più dura e più crea danno ai tessuti molli.
I danni da microtraumi ripetuti generalmente si manifestano con:
- un aumento della frizione o pressione che indeboliscono o irrigidiscono i tessuti
- rigidità che indebolisce il muscolo
- riduzione della circolazione sanguigna: lo scarso apporto di ossigeno ai muscoli li rende meno performanti e soggetti a usura
- aderenze e fibrosità inibiscono il fisiologico movimento tissutale, provocando stress e possibili danni.
Per lo sportivo è utile anche per migliorare la prestazione atletica. Un’intensa attività fisica crea contratture e retrazione miofasciale. Eliminando questi problemi si ha un aumento della performance, migliorando anche i tempi di reazione del gesto atletico.
Anche dopo un trauma il trattamento miofasciale è consigliato, ovviamente con il consenso medico. Nei primi giorni si dovrà rispettare il protocollo PRICE Protection Rest Ice Compression Elevation (Protezione Riposo Ghiaccio Compressione Elevazione) e/o POLICE Protection Optimal Loading Ice Compression Elevation (Protezione Carico Ottimale Ghiaccio Compressione Elevazione). Già dopo pochi giorni il tessuto inizia a fibrotizzarsi. Si deve tenere controllato questo aspetto affinché non si ecceda.
Questa terapia agisce sulla zona dolente ma anche sulle catene muscolari (cinetiche) a secondo della situazione che si va ad affrontare. I primi trattamenti possono risultare fastidiosi ma il dolore cessa in breve tempo. È possibile che nelle 48 ore successive la zona risulti dolente, ma con un ampiezza di movimento recuperata. Dopo questo periodo il dolore scompare o rimane come un semplice fastidio. Non è inusuale che già dopo un trattamento si vedono netti miglioramenti.
Ci sono persone soggette a ricadute, nella maggior parte dei casi perché riprendono quei comportamenti o attività che hanno generato il problema.
È importante quindi affidarsi e seguire i consigli del terapista, per risolvere la situazione al meglio e in modo duraturo.
È consigliato a scopo preventivo di eseguire un trattamento miofasciale 1 o 2 volte all’anno, per non favorire il ripresentarsi delle problematiche.
Il massaggio miofasciale dà beneficio all’atleta, al lavoratore, alla casalinga e a tutte quelle persone che hanno delle problematiche fisiche da sovraccarico o da inattività motoria.